CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE – le modifiche apportate dal c.d. “Decreto Correttivo” – Circolare 19/2025

Circolari

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Con la presente Circolare segnaliamo le principali modifiche apportate dal D. Lgs. 81 del 12 giugno 2025 (c.d. “Decreto Correttivo”[1] in vigore dal 13 giugno 2025) alla disciplina del Concordato Preventivo Biennale (di seguito anche il “Concordato”)[2]. Per le informazioni generali relative al Concordato rinviamo alle nostre Circolari del 2024 (nn. 7, 10, 11, 14 e 16).

Si precisa che le novità introdotte con riferimento alle nuove cause di esclusione e di cessazione interessano esclusivamente i contribuenti che optino per il Concordato in data successiva a quella di entrata in vigore del Decreto Correttivo (dunque dopo il 13 giugno 2025).

Con l’occasione ribadiamo che il Concordato:

  • riguarda i redditi derivanti dall’esercizio di impresa o di arti e professioni rilevanti ai fini delle imposte sui redditi ed IRAP (mentre non ha alcun effetto quanto all’IVA);
  • è riservato ai contribuenti cui si applicano gli indici sintetici di affidabilità, c.d. ISA (dunque con ricavi e proventi compresi nel limite di € 5.164.569,00);
  • consente di pre-concordare il reddito imponibile per un biennio;
  • presuppone una proposta formulata dall’Agenzia delle entrate per la definizione biennale del reddito imponibile (di seguito la “Proposta”)[3] e la sua accettazione da parte del contribuente.

Lo Studio rimane a completa disposizione per qualsiasi approfondimento sul tema, che possa essere di vostro interesse.


[1] Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.134 del 12.6.2025. 

[2] La norma di riferimento per il Concordato Preventivo Biennale è contenuta nel D.Lgs. 13/2024.

[3] Il reddito minimo concordato non può in ogni caso essere inferiore a € 2.000,00 annui.